L’Isola Clodia è una collinetta situata all’estremo nord del Padule della Diaccia Botrona, che un tempo era completamente circondata dalle acque del Lago Prile, per questo prende il nome di “isola“.
All’epoca romana sorgeva una splendida villa fatta costruire da Clodio, nel I secolo a.C., proprio perché all’epoca dei romani era un ambito posto di villeggiatura, dall’aria salubre e piacevole, a dispetto della palude che sarebbe diventata nel corso del tempo. | ||
Attualmente si trovano i resti di quest’antica villa romana che nel corso del tempo è stata inglobata in una Abbazia Benedettina (ABBAZIA DI S. PANCRAZIO AL FANGO), di cui restano ben visibili i resti della chiesa romanica con abside semicircolare su navata unica e della cisterna. L’abbazia fu costruita in epoca altomedievale, quasi certamente tra l’VIII e il IX secolo, nel luogo in cui sorgeva una villa romana fatta costruire da Clodio, circostanza ricordata anche da Cicerone nell’orazione intitolata “In difesa di Milone“: tale evento conferì anche la denominazione all’antica isola del Lago Prile su cui sorgeva. Le strutture in laterizio testimoniano l’utilizzo dell’edificio fino in tempi moderni. |
Per godere a pieno della magia di questo luogo lontano dal tempo e foriero di intensa suggestione, si consiglia di effettuare la visita al mattino, quando i colori rendono l’ambiente particolarmente affascinante. | ||
LA COLLINA DELLE FATE TRA LE LEGGENDE
A livello storico circola la voce che la villa fu la residenza “forzata” di una figlia dell’Imperatore romano Augusto, che cercò così di sciogliere l’unione tra la ragazza ed un plebeo romano.
Secondo altre fonti invece, la ragazza, sarebbe stata di fin troppo facili costumi e per questo, rendendo difficile la vita politica del padre, sarebbe stata mandata in questo luogo.
Un’altra leggenda parla di questa collina come uno degli esempi più classici delle Colline delle Fate.
Presenta infatti tutte le caratteristiche che normalmente vengono attribuite a tali colline: abbastanza lontana dalle
città o paesi, unica collina dominante del paesaggio circostante, con reperti e ruderi nella sua cima, circondata da specie animali e vegetali anche di una certa rarità.
Sono molti i testi che parlano dell’incontro con le fate presso queste colline, con tanto di rituale di richiamo, e non neghiamo che il fascino dell’Isola Clodia in una notte di plenilunio è un’esperienza da vivere di persona, pronti a essere stimolati dalla fantasia e dal desiderio di sognare.
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